Intervento di domenica 23 novembre a Fontanellette in occasione del restauro lapide caduti I e II guerra mondiale.
Organizzato dai fanti Fontanelle.
Grazie per avermi invitato,
Quest’anno ricorre il centenario dell’inizio della grande guerra e noi rendiamo omaggio ai caduti di quella e di tutti i conflitti.
Nel momento in cui ci inchiniamo di fronte al sacrificio dei nostri nonni e bisnonni, che attraversarono con coraggio ed onore le durezze inaudite di due conflitti mondiali, dobbiamo essere consapevoli che il modo migliore per onorarli è IMPEDIRE che le tragedie in cui essi si trovarono coinvolti si ripetano.
L’Italia deve promuovere sempre ed ovunque la pace. L’Europa deve essere un continente di pace, capace di dialogare con tutti, preservare la pace è nell’interesse dell’umanità intera, ma lo è soprattutto per noi veneti.
Le lapidi che in tutte le nostre città, grandi e piccole, riportano i nomi degli eroi che donarono la loro vita alla patria, sono la testimonianza tangibile degli enormi costi umani che il Veneto ha dovuto pagare alla guerra: giovani vite troncate nel fiore degli anni, famiglie private del figlio, dello sposo, del padre. Come conseguenza delle guerre intere generazioni di veneti sono state costrette ad una vita di precarietà ed emigrazione.
È solo nella pace che il popolo veneto può avere la certezza che le sue straordinarie doti di generosità, laboriosità ed ingegno siamo apprezzate nel mondo. Sia, dunque, questa cerimonia un invito a preservare il bene supremo della PACE.
Grazie a tutti.