Seduta n. 15 – 4 aprile 2013
Onorevole Presidente, gentili senatori, innanzitutto vorrei rivolgere un caloroso saluto ai familiari di Teresa Mattei.
La biografia di Teresa Mattei è quella di una donna che, in un mondo segnato da drammatici contrasti, fu sempre guidata da una grande rettitudine e dall’amore per il prossimo.
Teresa Mattei svolse dapprima un ruolo attivo nell’antifascismo esprimendo la sua pubblica opposizione nei confronti delle ignobili leggi razziali, che ancora disonorano la Patria nostra. Dopo avere partecipato alla Resistenza venne eletta, giovanissima, deputata nell’Assemblea Costituente. Abbandonata a metà degli anni Cinquanta la politica attiva, continuò a prestare il suo impegno nell’ambito sociale ed educativo, fedele al principio costituzionale secondo il quale è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e la partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Teresa Mattei fu sempre solidale con gli umili e gli indifesi. In particolare, in qualità di intellettuale ed educatrice, operò a tutela dei diritti delle donne, dei bambini e dei disabili.
Gentili senatori, la commemorazione di Teresa Mattei non è solo un omaggio dovuto a una grande e nobile donna: essa deve interpellare ciascuno di noi.
Diceva Machiavelli che l’unico modo per rinnovare un organismo collettivo è ricondurlo ai principi suoi. In un momento di drammatica crisi, come quello attuale, noi parlamentari potremo dare un contributo alla rinascita del Paese solo se riusciremo a far rivivere la stessa sollecitudine per il bene comune che animò i nostri Padri costituenti e che soprattutto animò Teresa Mattei.